Il libro presenta l’incontro tra comunità: quella di persone forzate a lasciare la propria casa e quella fatta di artisti, designer e architetti. Il contesto in cui avviene quest’incontro è il villaggio di Ein Hawd, un insediamento palestinese recentemente bollato come “non autorizzato”.
Nell'estate del 2008 un gruppo di circa 20 artisti e architetti di provenienza internazionale si sono immersi nella vita di Ein Hawd condividendo con gli abitanti la vita di ogni giorno. Da questo incontro sono scaturite riflessioni e progetti che spesso hanno visto l’inversione dei ruoli: architetti diventati attivisti, abitanti diventati artisti, e molto altro.