Il volume intende analizzare, approfondire e riconoscere due avanguardie artistiche del contemporaneo attraverso uno sguardo multi disciplinare. Prima il Writing e poi la Street Art si sono sempre alimentati di ogni angolo del reale, indiscriminatamente e scevre da qualsiasi “debito formativo”. Oggi più che mai tale investimento è visibile nell’architettura, nell’urbanistica, nella semiotica, nella sociologia, nell’antropologia e nel panorama artistico. La difficoltà di strutturare un profilo critico unanime da parte degli studiosi di settore risiede principalmente nella molteplicità e vivacità con cui i due movimenti hanno attinto e anticipato, stili, ambienti, attitudini e sensibilità collettive. Con oltre 40 anni di storia e strada alle spalle Writing e Street Art hanno avuto il merito di riprodurre e criticare l’intero sistema globale della comunicazione visiva.
Il progetto FRONTIER - La linea dello stile si collega idealmente e storicamente alla mostra Arte di Frontiera. New York Graffiti (Bologna, 1984) alla quale parteciparono gli esponenti principali del Graffitismo newyorkese, tra i quali artisti noti anche al grande pubblico come Jean- Michel Basquiat, Keith Haring, Kenny Scharf e Futura 2000.
Strutturato come una piattaforma aperta e in evoluzione, FRONTIER è basato su due fasi operative complementari: una dedicata alla valorizzazione artistica del Writing e della Street Art attraverso la realizzazione di tredici opere murali di dimensione monumentale (Andreco, Cuoghi Corsello, Daim, Dado, Does, Eron, Etnik, Hitnes, Honet, Joys, M-city, Phase2, Rusty) e un convegno internazionale dedicato all’approfondimento teorico e critico delle due discipline.