In questi cinque anni (2003/2007) abbiamo dato vita ad un piccolo, ma significativo progetto sperimentale: trasformare la zona degradata di via Pepe, retro della Stazione Ferroviaria Garibaldi, nel quartiere Isola di Milano, in un’area più vivibile per i suoi cittadini. L’opera di “bonifica” è riuscita grazie al progetto Green Island, ideato con l’intento di valorizzare lo spazio pubblico e il suo utilizzo. Green Island ha promosso una riflessione culturale sulle forme del contemporaneo, un dialogo tra il linguaggio fotografico, architettonico e di design. Nato dalla necessità di dare una forte progettualità ad ogni intervento, azione artistica e di pensiero, rappresenta il desiderio di coinvolgere nuovi spazi nella città e di riflettere sul tema urgente dello spazio collettivo e del verde pubblico. Per l’edizione 2008 aMAZElab realizza la pubblicazione Green Island. Piazze, Isole e Verde Urbano, una pubblicazione che raccoglie appunto i primi 5 anni del progetto.
Il libro, volutamente tascabile e agile per studenti e per un pubblico ampio, è suddiviso in tre sezioni. Una prima sezione raccoglie testi teorici di alcune delle voci più rappresentative sull’argomento: Andrea Branzi, Catherine David, Manuel Gausa, Gilles Cléments. Nella seconda sezione sono rappresentati una dozzina di autori – artisti, architetti, attivisti – che operano in vario modo alla realizzazione e alla salvaguardia di aree urbane verdi e al verde temporaneo. Questa sezione non ambisce ad essere esaustiva, ma piuttosto una sorta di “esemplificazione” delle varie anime che operano nel settore. La terza sezione è dedicata al progetto collettivo milanese di via Pepe all’Isola. Il progetto è di fatto precorritore di tendenze e pratiche artistiche diffuse negli anni successivi: progetti sulla sostenibilità, utilizzo trasversale di vari linguaggi, installazioni urbane, copertura di staccionate o muri con poster d’autore, ecc… In questa sezione sono raccontanti tre momenti di approccio alla città: attraverso l’analisi delle molteplicità del quartiere, attraverso lo sguardo fotografico, attraverso un percorso nella creatività locale, tra laboratori e piccole botteghe artigiane. Alcuni frammenti, dedicati al tema del verde in aree di mobilità quali le stazioni ferroviarie, fanno da intervallo ai vari capitoli. Claudia Zanfi
Il libro presenta i progetti di: atelier le balto (Berlin/Paris), Community Gardens (NYC), Ettore Favini (Cremona), The Flying Grass Carpet (Rotterdam), Guerrilla Gardening (NYC/London), Park Fiction (Hamburg), Public Globality Gardens (Malmö), studio.eu (Berlin), Temporären Gärten (Berlin), Lois & Franziska Weinberger (Wien).